Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

Spunti 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53

 

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Nell’ultima newsletter ho proposto di andare a leggere nel glossario compilato da Ken il significato della parola “mente”. Abbiamo trovato due definizioni. Eccole:

MENTE

CONOSCENZA: agente attivante dello spirito, al quale è grossomodo equivalente, poiché ne fornisce l’energia creativa.
PERCEZIONE: agente della scelta; siamo liberi di credere che la nostra mente possa essere separata o tagliata fuori dalla mente di Dio (essere nella mente sbagliata) o che possa ritornare ad essa (essere nella mente corretta)

Perché nel glossario vengono date due diverse definizioni della stessa parola, una relativa alla Conoscenza e l’altra relativa alla percezione? Perché il corso, come abbiamo visto precedentemente (spunti 10 e 11), è scritto a due diversi livelli. A volte le frasi si riferiscono al primo livello di comprensione (che tratta del rapporto fra la consapevolezza non dualistica dell’Uno, che è la nostra Realtà dalla quale crediamo erroneamente di esserci separati, e la condizione mentale del dualismo nella quale crediamo di trovarci), a volte si riferiscono al secondo livello di comprensione. (che tratta del rapporto tra le due diverse percezioni del dualismo, quella sbagliata e quella corretta). Abbiamo già visto che il corso usa alternativamente questi due livelli di scrittura perché il primo è troppo lontano dalla nostra esperienza e non possiamo più comprenderlo. Quindi “scende” per così dire al livello che noi possiamo comprendere – quello dualistico- per poter dialogare con noi, e ci insegna ad impostarlo correttamente in modo da riportarci gradualmente al primo livello, ossia alla consapevolezza dell’Uno, o – per dirla con il poetico linguaggio simbolico del corso- a quella Casa che crediamo di avere abbandonato ma nella quale in realtà siamo sempre rimasti.

Tu sei a casa in Dio, sognando di essere in esilio,
ma perfettamente in grado di risvegliarti alla realtà.
(T.10.I.2:1)

Di conseguenza la definizione della parola “mente” contenuta in “CONOSCENZA” è relativa al primo livello, mentre la seconda definizione (contenuta in “PERCEZIONE”) è relativa al secondo livello.

 

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Soffermiamoci ancora sul primo livello di comprensione della parola “mente”, andando a leggere un’altra definizione contenuta nel Glossario di Ken (cliccare qui):

MENTE UNA

La Mente di Dio o di Cristo, l’estensione di Dio che è la Mente unificata della Figliolanza; poiché trascende sia la mente corretta che la mente sbagliata, esiste solo al livello della conoscenza e del Cielo.

Questa definizione descrive la consapevolezza mentale non dualistica che non presume alternative né eccezioni, quella conoscenza di purezza assoluta che il corso definisce anche Dio e Cristo, ma anche Amore, Verità, Realtà, Vita, Cielo, Conoscenza.

Il Cielo non è un luogo né una condizione.
E’ semplicemente la consapevolezza di Unità perfetta
e la conoscenza che non c’è niente altro
nulla al di fuori di questa Unità e niente altro all’interno.
(T.18.VI.1:5-6)

Questa consapevolezza estremamente astratta rappresenta la nostra vera natura, ma nella nostra attuale condizione mentale non possiamo più comprenderla. Perché il corso ci spiega più e più volte che proprio per non pensare più con Dio abbiamo dato credito alla minuscola folle idea di separazione da Lui, e siamo quindi precipitati in uno stato mentale che pensa in termini specifici. Questa è nella sua essenza, l’idea della separazione da Dio.

Lo scopo della tua percezione è di mostrarti ciò che desideri vedere.
(L.pI.161.2:5)

 

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L’uso che noi facciamo della mente nella nostra condizione di separazione non è più astratto ma è divenuto specifico, ossia non pensiamo più naturalmente con Dio, ma - nella nostra folle credenza di poterlo veramente fare - pensiamo di pensare in termini di molteplice. E questo è veramente innaturale:

La completa astrazione è la condizione naturale della mente.
Ma parte di essa è ora innaturale. Non considera tutto come una cosa sola.
Essa vede invece soltanto frammenti dell’intero, poiché solo così potrebbe inventare il mondo parziale che vedi.
Lo scopo della tua percezione è di mostrarti ciò che desideri vedere.
Tutto ciò che senti porta alla tua mente solo i suoni che essa vuole sentire. 
(L.pI.161.2)

Dunque non solo la mente separata pensa in termini specifici, ma “vede” anche tali pensieri specifici come se le fossero esterni. Questo è il meccanismo mentale della proiezione: le idee, che per definizione non lasciano la mente, cioè la loro fonte, (L.pI.132.5:3-5) vengono invece percepite come se avessero una loro oggettività e ci appaiono quindi come immagini staccate dalla mente stessa che le pensa.

Nessuno in realtà vede qualcosa.
Ognuno vede solo i propri pensieri proiettati all’esterno
(L.pI.8.1:2-3)

Questa è la condizione di assoluta allucinazione nella quale crediamo di trovarci.

 

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Dunque ricapitoliamo:
Il corso ci dice che noi non facciamo più un uso naturale della mente, pensando con Dio in termini non dualistici, ma che siamo caduti in un vero e proprio stato di allucinazione, avendo fatto una mente che si crede separata da Lui, e che pensa di pensare in modo autonomo e specifico.
In sostanza abbiamo fatto miliardi di pensieri separati che adesso popolano la nostra mente in modo disordinato. La nostra mente è in uno stato di caos e non riusciamo più a trovare la strada per tornare a Casa, cioè per tornare alla consapevolezza della Mente Una.
E abbiamo anche visto che c’è un’ulteriore complicazione: tali pensieri separati ed autonomi vengono percepiti esternamente alla mente stessa, come se avessero una loro esistenza oggettiva ed autonoma, come se fossero delle “cose”, dei “corpi” e dei “mondi”.

E’ a causa del fatto che i pensieri che pensi di pensare appaiono come immagini che non li riconosci come nulla.
Tu pensi di pensarli, dunque pensi di vederli.
Questo è il modo in cui è stato fatto il tuo “modo di vedere”.
Questa è la funzione che hai dato agli occhi del tuo corpo.
Non è vedere. E’ un fare immagini.
Prende il posto del vedere, sostituendo la visione con le illusioni.
(L.pI.15.1)

Con questa mente separata che crede di vedere cose inesistenti ci è assolutamente impossibile comprendere l’astrazione assoluta della Mente Una, la Mente di Dio, che è la nostra conoscenza naturale.
Come fare dunque a tornare a tale consapevolezza?
La strada che il corso utilizza per riportarci a quello stato di Uno senza eccezioni che costituisce la nostra vera “Casa” è quella di scendere al nostro livello di pensiero, “fingendo” temporaneamente che la nostra mente sia veramente separata.
In questo modo riesce a dialogare con noi e può aiutarci ad impostare il nostro pensiero specifico in modo tale da farlo diventare la modalità per ritornare all’Unità di Dio.
Come fa dunque ad impostare in modo corretto il nostro pensiero specifico?
Lo vedremo la prossima volta.

 

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Il corso ci aiuta ad impostare correttamente il nostro pensiero specifico insegnandoci prima di tutto che esistono solo due categorie di pensiero: il pensiero sbagliato (basato sulla cosiddetta minuscola folle idea, l’errata credenza di essere separati da Dio) ed il pensiero corretto (basato sull’Espiazione, termine con cui il corso definisce la correzione di tale credenza).

Questo è il dono del suo Insegnante:
la comprensione che soltanto due categorie sono significative nel vagliare i messaggi che la mente riceve da ciò che sembra essere il mondo esterno.
(M.8.6:5)

La prima categoria costituisce il sistema di pensiero dell’ego: i miliardi di pensieri che crediamo di pensare (e quindi di vedere come se fossero una “realtà oggettiva”) sono derivati dalla frammentazione della minuscola folle idea (T.27.VIII.6:2), l’unico pensiero di separazione, e la contengono.
La seconda categoria costituisce un altro sistema di pensiero, quello dello Spirito Santo, e contiene i miliardi di pensieri di Espiazione, cioè di correzione, derivati dall’unico pensiero di Espiazione. Questi pensieri correggono tutti i pensieri sbagliati del sistema di pensiero dell’ego.
Il corso ci insegna dunque che tutti i pensieri che pensiamo di pensare non sono altro che forme diverse di quei due pensieri originari - quello sbagliato e quello corretto, la minuscola folle idea e l’Espiazione - che ci vengono costantemente ripetuti dalle due voci che sentiamo nella nostra mente: la voce dell’ego che ci crocefigge costantemente e la Voce dello Spirito Santo che ci propone costantemente la libertà.

Ogni giorno, ogni ora e ogni minuto, persino ogni secondo, tu decidi tra la crocifissione e la resurrezione, tra l’ego e lo Spirito Santo.
L’ego è la scelta della colpa; lo Spirito Santo la scelta dell’assenza di colpa (T.14.III.4:1-2)

 

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Abbiamo visto nelle scorse newsletter che il corso ci aiuta a “mettere ordine” nei pensieri caotici della nostra mente separata insegnandoci a raggrupparli tutti in 2 sole categorie: la cosiddetta “mente sbagliata” che contiene miriadi di pensieri diversi nella forma ma assolutamente identici nel loro contenuto di separazione, e la cosiddetta “mente corretta”, che contiene miriadi di pensieri diversi nella forma ma assolutamente identici nel loro contenuto di Espiazione o correzione.
A proposito….. questa è un’altra parola di difficile comprensione, perché il suo significato è diverso da quello abituale.
Andiamo a leggerne la definizione nel Glossario di Ken (cliccare qui):

ESPIAZIONE

Piano di correzione dello Spirito Santo per disfare l’ego e guarire la credenza nella separazione; fu posto in essere dopo la separazione e sarà completato quando ogni Figlio separato avrà compiuto la propria parte nell’Espiazione attraverso il perdono totale; il suo principio afferma che la separazione non è mai avvenuta.

In sostanza il corso ci insegna a mettere in una categoria di pensiero tutti i pensieri basati sulla minuscola folle idea, la credenza incredibile di esserci veramente separati da Dio, e in un’altra categoria di pensiero tutti i pensieri basati sull’Espiazione, ossia sulla correzione, che lo Spirito Santo ha fornito nella nostra mente, di tale incredibile credenza.

L’intero scopo di questo corso è insegnarti che l’ego non è credibile
e non lo sarà mai.
Tu che hai fatto l’ego credendo in ciò che non è credibile
non puoi emettere questo giudizio da solo.
Accettando l’Espiazione per te stesso,
stai decidendo contro la credenza che puoi essere solo,
dissipando così l’idea della separazione ed affermando la tua vera identificazione
con l’intero Regno in quanto letteralmente parte di te.
(T.7.VIII.7:1-3)

 

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…non hai fatto che un solo errore. Sembrano essere molti, ma è sempre lo stesso. Perché sebbene l’ego assuma molte forme, è sempre la stessa idea.
Ciò che non è amore è sempre paura, e nient’altro.
(T.15.X.4:2-5)

Abbiamo visto che il corso ci insegna a guardare i nostri pensieri senza giudizio né colpa in modo da vedere se contengono l’idea della separazione nelle sue molte forme (colpa, attacco, paura, rabbia, malattia, morte, ecc) o l’idea della correzione o Espiazione nelle sue molte forme (pace, guarigione, amore, richiesta d’aiuto, interessi condivisi, gioia, ecc).

Questo allenamento mentale a “mettere ordine” nei nostri pensieri raggruppandoli tutti in due categorie è il lavoro fondamentale che lo studente del corso deve imparare a compiere nelle prime fasi del suo processo di apprendimento.

Il primo passo verso la libertà implica discernere il falso dal vero.
Questo è un processo di separazione in senso costruttivo….”
(T.2.VIII.4:2)

Viene descritto più diffusamente in una delle “mappe” che delineano il percorso del praticante, lo “Sviluppo della fiducia”, dove va sotto il nome di “discernimento” (M.4.A.2:1)

 

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Il libro degli esercizi ci insegna molto praticamente a guardare senza giudizio né colpa tutti i nostri pensieri all’interno della nostra mente, aiutandoci a capire se rientrano nel sistema di pensiero dell’ego (mente sbagliata) o in quello dello Spirito Santo (mente corretta). La lezione 4 ci svela che il suo scopo è quello di farci compiere i primi passi in tale processo, aiutandoci a riconoscere ciò che è uguale e ciò che è diverso (i pensieri dell’ego sono in contenuto tutti uguali fra di loro, ma sono totalmente diversi da quelli spirituali)

Questo è un esercizio fondamentale,
e sarà ripetuto di tanto in tanto in forma in qualche modo diversa…
E’ anche l’inizio nell’addestrare la tua mente a riconoscere ciò che è la stessa cosa e ciò che è diverso.
(L.pI.4.3:1,4
)

Questo è molto importante per noi, perché:

…in questo mondo…
ciò che è uguale e ciò che è differente rimangono confusi
(T.26.III.4:6
)

Lo stesso scopo comparirà ancora nelle lezioni successive, come per esempio nella lezione 66:

L’idea di oggi è un altro passo gigantesco nella percezione di ciò che è uguale in quanto uguale, e di ciò che è diverso in quanto diverso.
Da una parte ci sono le illusioni. Dall’altra parte ogni verità. Cerchiamo oggi di renderci conto che solo la verità è vera.
(L.66.10.5-7)

 

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Praticando le lezioni del libro degli esercizi, stiamo imparando a vedere praticamente che tutti i nostri pensieri- a seconda del loro contenuto- rientrano in uno dei due sistemi di pensiero o stati mentali descritti nel testo e brillantemente sintetizzati nella Chiarificazione dei termini:

La mente può essere corretta o sbagliata, a seconda della voce che ascolta.
La mente corretta ascolta lo Spirito Santo, perdona il mondo e attraverso la visione di Cristo vede al suo posto il mondo reale.
La mente sbagliata ascolta l’ego e fa le illusioni: percepisce il peccato, giustifica la collera e vede che la colpa, la malattia e la morte sono reali.
(C.1.5:1-2, 6:1)

Ma ogni tanto ci sorge un dubbio: non esistono eccezioni?
Anche a questa domanda il corso risponde prontamente:

Tu non puoi fare le leggi che governano la scelta, come non puoi fare le alternative tra cui scegliere. Puoi fare la scelta, anzi devi. Ma è saggio imparare le leggi che metti in moto quando scegli, e tra quali alternative scegli.
Abbiamo già ribadito che ce ne sono solo due, anche se sembrano essercene molte. La gamma di possibilità è definita, e questo non possiamo cambiarlo.
(L.pI.133.3:3-4:2)

La gamma di possibilità è definita, e questo non possiamo cambiarlo…..
Coraggio, dunque! Continuiamo a guardare i nostri pensieri senza giudizio né colpa allo scopo di individuarne il contenuto sbagliato e scegliere quello corretto!!

 

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Tu non puoi fare le leggi che governano la scelta,
come non puoi fare le alternative tra cui scegliere.
Puoi fare la scelta, anzi devi.
(L.p:.133.3:3-4
)

Man mano che impariamo ad individuare lo stesso contenuto di separazione ed attacco che si cela all’interno di tutti i pensieri che popolano la nostra mente sbagliata (anche se la loro forma può essere molto diversa), impariamo a vederne il costo in termini di perdita di pace, ed impariamo quindi a metterli in discussione.

In questo mondo l’unica libertà che rimane è la libertà di scelta:
e la scelta è sempre tra due alternative o due voci.
(C.1.7:1)

Questa è la scelta che possiamo, anzi dobbiamo compiere. La scelta fra continuare a pensare in modo sbagliato, ossia in termini di separazione ed attacco, o cominciare a pensare in modo corretto, accettando la correzione dei pensieri sbagliati proposta dallo Spirito Santo. Se optiamo per la seconda possibilità, avremo accettato l’Espiazione per noi stessi. Questa è la nostra sola responsabilità. Questo è, secondo il corso, l’ unico libero arbitrio che abbiamo realmente.

L’unica responsabilità di colui che opera il miracolo
è accettare l’Espiazione per sé stesso.
(T.2.V.5:1)

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