Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 865 Siamo noi a creare le nostre “insicurezze” e i nostri “conflitti” per mantenerci separati?

 

D # 865: Nella domanda # 608 hai risposto che se il peso di coloro che ponevano la domanda li manteneva separati dalle altre persone,  allora questo era effettivamente lo scopo egoico soggiacente per il peso in eccesso. Questo principio può essere usato come regola generale per altre insicurezze o conflitti legati al corpo? Per esempio se qualcuno evita un appuntamento con qualcuno del sesso opposto perché è consapevole della sua statura, del colore degli occhi, del colore dei capelli ecc., o li odia, si può dire che in realtà può aver scelto ad un qualche livello di essere nato con quelle qualità per mantenersi separato dal sesso opposto? Ho compreso questa cosa nel modo giusto?

 

R: In termini generali la nostra esperienza nel presente riflette l’obiettivo che abbiamo scelto di perseguire ad un altro livello nella nostra mente. Nota che stiamo parlando della nostra esperienza: uno stato interiore, non un comportamento. Dobbiamo stare molto attenti nell’usare la forma che la vita di una persona ha assunto come diretto indicatore del contenuto nella mente di quella persona. Non possiamo giudicare il contenuto usando la forma come criterio. Di solito si pensa alla crocifissione come ad una forma ripugnante, ma la mente di Gesù non è mai non stata in uno stato di pace totale: nessuno è mai stato escluso dal suo amore.

Se la tua esperienza interiore è che ti senti alienato e separato dagli altri, allora questo deve essere quello che hai inizialmente desiderato nella tua mente, altrimenti non avresti potuto sentirti in quel modo, qualsiasi siano le tue caratteristiche corporee. Da quella decisione emerge una duplice strategia (egoica, naturalmente) per garantire che non sarai ritenuto responsabile della separazione e punito di conseguenza (tutto questo come parte della favola di separazione dell’ego, fatta di peccato, colpa e paura). La strategia è che dimenticherai completamente di avere una mente che deliberatamente sostiene il sistema di pensiero della separazione e rifiuta il sistema di pensiero di unicità e unione. Così, una volta fatta la scelta nella mente di rinforzare la soggiacente credenza nella separazione, userai il mondo e il tuo corpo proprio per quello scopo. Dovrai essere intento a mostrare che la separazione è realtà e che tu sei un individuo autonomo, soggetto ad essere vittima degli altri e/o del tuo stesso corpo. Lo facciamo tutti.

Ci sono molti modi per dimostrarlo, ma le insicurezze e i conflitti legati al corpo stanno in cima alla lista, perché ti portano ad essere preoccupato del corpo– cosa che ti impedisce di ricordare che la reale fonte dell’insicurezza e del conflitto sta nella tua mente - e ad avere un motivo per mantenerti separato dagli altri ed essere in grado di incolpare per i tuoi problemi le seguenti cose: i tuoi geni, i tuoi ormoni, la tua famiglia disfunzionale, la società, Hollywood, ecc. ecc.  Così è assai possibile che tu (in quanto mente) produca un corpo con il tipo di caratteristiche che possono essere usate per raggiungere quello scopo. Ricorda sempre, comunque, che il fattore critico è lo scopo scelto nella mente, perché un’altra persona potrebbe avere la stessa altezza, lo stesso colore di capelli o di occhi, e non farsene affatto un problema. Ci sono tantissimi esempi al riguardo, proprio come ci sono esempi di persone che hanno il “corpo ideale” e sono tuttavia afflitti da insicurezze e conflitto.

La soluzione, nei casi di insicurezze e conflitti, è spostare l’attenzione dal corpo allo scopo nella mente. E questo significa passare dall’ego come tuo insegnante a Gesù o allo Spirito Santo. Ogni qualvolta c’è vergogna, conflitto e separazione, significa che stai seguendo la guida dell’ego. Quindi devi semplicemente fare un passo indietro e chiedere aiuto per usare ora il tuo corpo per imparare l’esatto opposto di ciò che l’ego vuole che impari. Con Gesù o lo Spirito Santo come guida puoi imparare a percepire che tu e tutti gli altri condividete gli stessi interessi: tutti avete una mente sbagliata, una mente corretta e la capacità di prendere la decisione. Alla fine il modo in cui appari perderebbe d’importanza, poiché riconosceresti che la tua preoccupazione riguardo al corpo è una difesa dal renderti conto che sei una mente, come lo sono tutti gli altri. Questo può, o non può, migliorare gli appuntamenti della tua vita, ma anche questo cesserebbe di avere importanza man mano che progredisci, perché sapresti che il tuo valore non ha nulla a che fare con la tua vita nel corpo.

La lezione più importante che Gesù ti aiuterebbe ad imparare è che puoi essere in pace indipendentemente dalla condizione del tuo corpo o dagli appuntamenti della tua vita. Questo è quello che tutti noi stiamo cercando di imparare: che la pace di Dio risplende già in noi (L.pI.188) e, senza cadere nella negazione o nella falsa beatitudine, niente che sia del mondo o del corpo può cambiarla. Dobbiamo disimparare quello che ci ha insegnato l’ego, ossia che la nostra pace interiore è condizionata dal fatto che le circostanze esterne soddisfino i nostri bisogni per come li abbiamo percepiti e definiti.

Alla fine, se il disgusto per te stesso non diminuisce, allora la cosa più gentile ed amorevole che puoi fare è rivolgerti ad un terapeuta professionale per avere il suo aiuto.