Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 486 Se volto le spalle all’ego significa che automaticamente mi volgo verso lo Spirito Santo?

 

D #486: Voltare le spalle all’ego equivale a scegliere lo Spirito Santo? Chiedo questo perché non posso affermare di sapere realmente cosa sia lo Spirito Santo o come riconoscerlo. Però voglio davvero rivolgermi allo Spirito Santo quale insegnante. Tuttavia mi chiedo se la mia mancanza di chiarezza non sia in realtà una mancanza di disponibilità. Non sono disponibile a riconoscere lo Spirito Santo? O mi sto già rivolgendo allo Spirito Santo quando pratico il perdono nella mente e ritiro il mio investimento dal mondo di colpa ed attacco?

 

R: Se davvero voltassi le spalle al sistema di pensiero dell’ego, allora sì, ti rivolgeresti verso lo Spirito Santo. Non c’è altra direzione verso la quale rivolgersi: "Ci sono solo due insegnanti, che indicano direzioni diverse. E percorrerai la via su cui ti conduce l’insegnante che scegli. Non ci sono che due direzioni che puoi prendere, fintanto che rimarrà il tempo e scegliere avrà significato" (T.26.V.1:7,8,9). Il processo di perdono inizia con la disponibilità a guardare in modo differente i pensieri, i sentimenti ed i giudizi che abbiamo in tutte le relazioni e le esperienze della nostra vita. Questa disponibilità riflette la scelta nella mente di ascoltare lo Spirito Santo. Non possiamo sapere né comprendere ciò che lo Spirito Santo ci mostrerà quando lasceremo andare il nostro giudizio. Questa non è una nostra responsabilità. Come Un Corso in Miracoli ci dice molte volte ed in molti modi: "Il perdono è l’unica funzione che abbia significato nel tempo. È il mezzo che lo Spirito Santo usa per tradurre l’essere speciale dal peccato alla salvezza" (T.25.VI.5:3,4).

È tramite il riconoscimento della vera natura e del vero scopo della nostra mancanza di perdono che invitiamo la reinterpretazione che lo Spirito Santo fa delle nostre errate percezioni, sia che sappiamo, sia che non sappiamo, Chi è. L’ego non vorrebbe che riconoscessimo o mettessimo in discussione i nostri giudizi. La messa in discussione, allora, è ciò che ci fa sapere che è stata fatta la scelta di ascoltare una differente interpretazione di ciò che sperimentiamo. Questa è la prova che stiamo cercando ed è il modo in cui sappiamo che ciò che ci dice Gesù in Un Corso in Miracoli è vero.