Secondo gli insegnamenti di Kenneth Wapnick

D 106 Quali sono le differenze tra il Corso e Ghandi/MLK/Chavez, ecc.?

 

D # 106: Negli ultimi cinque anni ho studiato Un corso in Miracoli in unisono con il mio studio sull'etica della non violenza come insegnato dal Mahatma Gandhi, da Martin Luther King, Jr. e Cesar Chavez. Ad un certo punto avevo considerato le due filosofie — Un Corso in Miracoli e la non violenza — come quasi identiche nello scopo (la mia valutazione era aiutata dal fatto che anche alcuni autori hanno citato la similarità di queste filosofie). Entrambi i percorsi insegnano che tutti sono collegati, che non siamo vittime, e che dovremmo essere gentili l'uno con l'altro. Ma ultimamente sto prendendo in considerazione l’idea che l’enfasi dei due percorsi possa essere abbastanza diversa.

 

R: Se ci focalizziamo sul fondamento religioso o spirituale delle idee sulla non violenza del Mahatma Gandhi, basate su alcuni dei più alti insegnamenti dell'Induismo, ci sono molti parallelismi impressionanti con gli insegnamenti di Un Corso in Miracoli. Le idee condivise comprendono, per esempio, il vedere il mondo come un'illusione o un sogno, il vedere la natura della realtà come unica cosicché la separazione e gli interessi separati non siano veri, e il focalizzarsi maggiormente sul proprio DM interno, riguardo le proprie intenzioni, piuttosto che sul risultato esterno.

Ma questi fondamenti religiosi delle idee di Gandhi sulla non violenza non sono generalmente il punto focale della maggior parte degli studi sui suoi contributi nel settore. E Martin Luther King e Cesar Chavez hanno radicato la loro filosofia e la loro pratica della non violenza in una prospettiva Cristiana più tradizionale che vede il mondo ed i suoi abitanti come creati da Dio, un presupposto significativamente diverso dalla premessa basilare del Corso “Il mondo è stato fatto come un attacco a Dio” (L.pII.3.2:1). Con questa premessa, vediamo che il Corso si discosta significativamente anche dagli insegnamenti indù che hanno guidato Gandhi.

Lo studio e la pratica della non violenza, come filosofia di azione e per il cambiamento politico ed economico, spesso diviene poi un interesse al risultato nel mondo. Il Corso, al contrario, ci incoraggia a scegliere di cambiare la nostra mente riguardo al mondo anziché cercare di cambiare il mondo stesso (T.21.in.1:7). Se esaminiamo la dolcezza e l'assenza di difese, due fra quelle che il Corso identifica nel manuale come caratteristiche di un insegnante avanzato di Dio, certamente hanno qualcosa in comune con ciò che si intende per non violenza. Ma un'accurata lettura della discussione del Corso su entrambe le caratteristiche (M.4.IV, VI) rende evidente che l'enfasi è sul pensiero o sullo stato della mente, non sul comportamento, ed il solo risultato di cui occuparsi è nella mente — non c'è alcun investimento nel risultato nel mondo. I cambiamenti possono o non possono seguire nel mondo, ma sono irrilevanti allo scopo della pace interiore, che può essere raggiunta indipendentemente dalle circostanze esterne.

Così, come rilevi nella tua domanda, c'è semplicemente una diversa enfasi nel Corso e nella non violenza. Questo non vuol dire che uno sia migliore dell'altro, poiché la spiritualità da cui entrambi scaturiscono è di fatto abbastanza similare. Ma il Corso non è interessato a come agiamo nel mondo. Tuttavia, quando agiamo nel mondo, guidati dai principi di Un Corso in Miracoli, le nostre azioni possono essere molto simili alle azioni di chi è guidato dai principi della non violenza. È l'enfasi che è diversa.